Hai fatto delle buone osservazioni Marco!
Nella domanda di cui parli, effettivamente l'insieme A si poteva scrivere semplicemente come A={v,r,d,e,s,o}; tuttavia scriverlo come A={v,r,d,e,r,s,o} non è sbagliato, solo un po' ridondante.
Per quanto riguarda la domanda 3, penso la confusione sia dovuta dalla congiunzione italiana "e" che non permette bene di distinguere tra i simboli matematici "et" e "vel" (spiegati nella sezione 9.1.3).
Utilizzando questi simboli potremmo riscrivere l'insieme A come
A={x tale che x è una ragazza con i capelli lunghi ET gli occhiali}
(ovvero le ragazze che hanno i capelli lunghi e allo stesso tempo portano anche gli occhiali).
Se ci fosse stato un insieme
C={x tale che x è una ragazza con i capelli lunghi VEL gli occhiali}
(ovvero le ragazze che hanno i capelli lunghi oppure quelle che portano gli occhiali oppure entrambi)
sarebbe stato corretto segnare che B è un sottoinsieme di C (con B={x tale che x è una ragazza con i capelli lunghi} ).
L'immagine della sezione 9.1.3 può essere d'aiuto per capire meglio la situazione.
Questo è un chiaro esempio di come la matematica sia una lingua a sè e, in quanto tale, abbia bisogno del suo simbolismo.
Gli insiemi A e C descritti sopra si possono confondere facilmente l'uno con l'altro se si utilizza il linguaggio naturale; utilizzando invece i simboli ET e VEL del linguaggio matematico, diventa subito chiara la netta differenza.
Spero di essere stata d'aiuto,
Marta